Quando si visita Venezia la principale attrattiva della città che tutti conoscono è Piazza San Marco. La Piazza è conosciuta in tutto il mondo, ma non tutti sanno che:
Entrare in Piazza San Marco
La prima cosa che colpisce chi entra per la prima volta a Piazza San Marco provenendo da via XXII Marzo, passando sotto il Museo Correr è la vista della Basilica di San Marco e del Campanile di San Marco che con i suoi 99 metri di altezza domina la piazza.
I musei in Piazza San Marco
Piazza San Marco è di suo un museo a cielo aperto, tra le procuratie, vecchie e nuove, la Basilica si San Marco, il Campanile, la Torre dell’orologio valgono da soli la visita.
Ma in Piazza San Marco hanno sede anche molti dei principali musei della città. Vediamoli nel dettaglio
Museo Correr
Il Museo Correr è il maggiore museo civico della città. Tra le sue raccolte, il visitatore potrà ammirare un importante quadreria con capolavori della pittura dal XIV al XVI secolo, una sezione neoclassica dedicata al Canova, una sezione storico-documentaria su istituzioni, vicende urbanistiche e vita quotidiana della città.
Il museo Correr fa parte dei Musei Civici Veneziani e si inserisce nel circuito speciale dei Musei di Piazza San Marco, con un solo biglietto è infatti possibile accedere a quasi tutti i musei della Piazza. E’ inoltre sede di mostre temporanee che si tengono nelle sue sale.
Il Museo a differenza dei palazzi che si affacciano sulla piazza, ha una storia abbastanza recente è infatti stato edificato negli anni in cui Venezia fa parte del Regno d’Italia (1806-1814) di cui Napoleone è il sovrano, dove precedentemente si trovava la chiesa di San Geminiano, una antica chiesa, riedificata a metà Cinquecento da Jacopo Sansovino
Il nuovo edificio dovrebbe costituire la sede di rappresentanza dei nuovi sovrani, ma l’impresa avrà termine solo a metà Ottocento. Ospita quindi, sotto la dominazione austriaca, anche la Corte Asburgica, nelle frequenti visite a Venezia, e le rappresentanze politiche, militari e diplomatiche del Lombardo-Veneto, di cui Venezia, assieme a Milano, è all’epoca la capitale.
L’Ala Napoleonica, con la doppia facciata monumentale, il suggestivo portico, l’arioso Scalone, la ricca Sala da Ballo, viene progettata dagli architetti G. A. Antolini, Giuseppe Soli e Lorenzo Santi.
Gli itinerari del Museo Correr
Il Museo Correr propone diversi, appassionanti itinerari alla scoperta dell’Arte e della Storia di Venezia. Il primo percorso si snoda lungo le sale “imperiali” del Palazzo Reale, dove l’Imperatrice Elisabetta d’Austria risiedette durante le sue visite nella città lagunare
Negli spazi delle Procuratie Nuove, ideate dall’architetto Vincenzo Scamozzi (1552-1616) e in cui risiedevano le maggiori magistrature della Serenissima, sono illustrati diversi aspetti della Civiltà Veneziana, dalla vita quotidiana a quella delle istituzioni, dalle imprese marinare alle feste cittadine.
Al secondo piano, è ospitata la splendida Quadreria che raccoglie importanti capolavori dell’arte veneta dalle origini al Cinquecento. Diciannove sale in cui celebri capolavori si susseguono in un allestimento di Carlo Scarpa. Nel rispetto delle attuali norme per il contenimento dell’emergenza sanitaria, la quadreria è momentaneamente chiusa al pubblico.
Infine, tornando al primo piano è possibile ammirare le Sale Neoclassiche e la Collezione canoviana recentemente restaurate. Nelle cinque nuove sale delle Procuratie tutte le opere del grande scultore presenti nella collezione sono state riportate all’originario splendore neoclassico, insieme agli apparati decorativi dell’intera sezione canoviana.
Dal Museo Correr alla Biblioteca Nazionale Marciana
Senza mai uscire dall’edificio del Correr la visita continua negli altri due Musei inclusi nel percorso integrato del Museo Correr, il Museo Archeologico Nazionale di Venezia e le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana proseguendo pre le Procuratie
Il Museo Archeologico Nazionale di Venezia
Il museo Archeologico Nazionale di Venezia, appartiene al Polo museale del Ministero per i Beni e le Attività culturali e sotto la Direzione regionale Musei del Veneto ed è inserito nel circuito museale di Piazza San Marco, quindi con visitabile con lo stesso biglietto integrato.
All’interno del Museo Archeologico si trova la collezione di antichità che ha preso origine nel Cinquecento con esempi di scultura greca e romana e sezioni egizie e assiro-babilonesi appartenenti alla collezione archeologica del museo Correr.
Nelle sale del museo sono esposte ceramiche, gemme e monete oltre a raccolte di camei e pietre preziose.
Per chi vuole scoprire questo museo prima di visitarlo Sabato 20 febbraio ore 11 a Bellitalia – RAI 3 L’Archeologico di Venezia star dei social
ecco l’anteprima del servizio sul canale youtube del Mibac
Biblioteca Nazionale Marciana
Opera di Jacopo Sansovino, l’antica libreria, ora Biblioteca nazionale Marciana, eretta e decorata da opere dei più noti pittori del Rinascimento tra il 1537 e il 1560, nasce per accogliere degnamente i codici greci e latini donati alla Repubblica di Venezia dal Cardinale Bessarione nel 1468.
Le sale monumentali della Biblioteca nazionale Marciana
La Biblioteca Nazionale Marciana ancora oggi utilizzata da studenti e ricercatori – è una biblioteca a tutti gli effetti – ha una doppia anima Dal Vestibolo si accede attraverso un nobile portale alla sala della Libreria, costruita appositamente per ospitare la raccolta libraria del cardinale Bessarione.
In questo periodo la biblioteca è chiusa alle visite, ma alla riapertura che si spera ormai prossima, ogni seconda domenica del mese la Biblioteca propone, in collaborazione con l’Associazione Culturale Venezia Arte, una visita guidata gratuita in lingua italiana. La visita avrà inizio alle ore 14.30. Obbligatoria la prenotazione.
La visita guidata si sviluppa lungo lo Scalone monumentale, l’Antisala o Vestibolo e il Salone, illustrando principalmente il percorso iconografico offerto dalla ricca decorazione pittorica presente nelle sale, opera di artisti insigni quali Tiziano Vecellio, Paolo Veronese e il Tintoretto.
Il bellissimo Mappamondo di Fra Mauro, in attesa di venire collocata all’interno di una nuova vetrina di conservazione, non e’ attualmente visibile dal pubblico.
Il Campanile di San Marco
Usciti dalla Biblioteca nazionale Marciana, due le scelte per proseguire la visita recarsi a visitare Palazzo Ducale o salire nella cella campanaria del “Paron de Casa” come viene chiamato il Campanile che svetta con i suoi 99 metri sulla Piazza.
Per chi ha acquistato il biglietto cumulativo dei musei di Piazza San Marco e si ferma in città per un paio di giorni consiglio di lasciare Palazzo Ducale per i giorni successivi e salire sulla torre campanaria per vedere Venezia dal luogo più alto della città e se la giornata è limpida stupirsi per la cornice che le Dolomiti fanno alla laguna di Venezia.
Il Campanile di San Marco nasce come faro per le navi ecco il motivo per cui a differenza di altri campanili in città si trova non solo distanziato dalla Basilica di San Marco ma difronte.
Il Campanile di San Marco inalterato nell’aspetto dal 1515
L’aspetto attuale risale al 1515 dopo molti interventi di restauro. Ma in realtà il Campanile odierno è dei primi decenni del secolo scorso. Infatti nel 1902 tutta la struttura crollò sotto il suo peso a causa sembra ad alcuni interventi sul paramento murario esterno, effettuati in maniera improvvisa e a insaputa del Proto della Basilica di San Marco e nemmeno un anno dopo ebbe inizio la sua ricostruzione con la posa della prima pietra il 25 Aprile del 1903 e venne inaugurato il 25 Aprile 1912.
Saliti con il comodo ascensore interno fino ai 50 mt della base della torre campanaria, lo spettacolo che si apre alla vista è unico fa mozzare il fiato. Da qui infatti tutta la città di Venezia si apre ai nostri piedi e la vista spazia per tutta la laguna di Venezia.
È una esperienza più da vivere che da raccontare e quindi vi consiglio di dedicarci del tempo senza fretta. Il Campanile ha un biglietto di ingresso separato che può essere acquistato online o direttamente all’ingresso
La Basilica di San Marco
Per raccontare la storia della Basilica di San Marco, serve un libro e non le poche righe di un articolo. Dedicherò quindi la spiegazione a quello che è sicuramente da non perdere per una visita self made. Ma consiglio di prendere tramite agenzia una visita serale alla basilica di San Marco perché sicuramente potrete apprezzarne appieno la bellezza.
Cosa vedere
La quadriga di San Marco
Quattro cavalli in rame d’orato, che sono la copia di quelli che hanno superato i millenni per giungere ancora a noi nella loro incredibile bellezza e che si trovano esposti all’interno della Basilica stessa.
La quadriga originale proviene da Costantinopoli e facevano parte dell’Ippodromo di Costantinopoli. Dopo la conquista della città da parte dei Cristiani avvenuta 1202-1204, furono portati a Venezia e collocati sul frontale della Basilica nel 1206.
Le copie non hanno nulla da invidiare in quanto a bellezza agli originali e furono poste in sostituzione degli stessi nel 1977 per preservare questo capolavoro dall’usura del tempo.
L’ingresso della Basilica
Da non perdere sicuramente a partire dall’ingresso in Basilica sono i soffitti e le pareti completamente decorate da bellissimi mosaici dorati in stile romanico bizzantino e gotico.
I mosaici della Basilica di San Marco raffigurano storie tratte dalla Bibbia (Antico e Nuovo Testamento), figure allegoriche, vicende della vita Cristo, della Vergine, di San Marco e di altri santi.
L’interno della Basilica di San Marco
Varcata la soglia ed entrati nella chiesa sarete avvolti dal caldo colore dell’oro di ben 4200 metri quadri di mosaici fino ad arrivare ad un altra meraviglia che si trova dietro l’altare maggiore, la Pala d’Oro.
La Pala d’Oro si trova sull’altare maggiore della Basilica di San Marco ed è una tavola coperta di immagini sacre, in oro, argento, e centinaia di pietre preziose. Funge da reliquiario per le spoglie di San Marco Evangelista. Nella sua forma attuale misura cm. 334×212.
Sostanzialmente la si può dividere in due parti, dove nella parte sottostante l’attenzione viene attirata da Cristo, circondato dagli Evangelisti e da angeli, accompagnati dagli altri Apostoli e dai Profeti.
Nella parte più alta, l’immagine dell’Arcangelo Michele con i punti salienti della vita di Cristo.
Le parti più antiche della Pala d’Oro sono datate attorno agli anni 976-978 durante il dogado del doge Pietro Orseolo I. La Pala d’Oro è opera del genio artistico di orefici bizantini.
Durante alcune celebrazioni particolari, la Pala, agganciata ad un perno, viene fatta girare e mostrata ai fedeli, perché possano ammirare la maestosità del manufatto e la grandezza dello stato veneziano. È per questo motivo che vi consigliamo la visita anche di gruppo serale che ve ne farà apprezzare la totalità.
Museo di San Marco
Il Museo della Basilica di San Marco espone numerosi oggetti che appartengono alla storia stessa della basilica – come gli originali dei cavalli di bronzo di San Marco visibili sulla terrazza – un patrimonio storico-culturale dal valore inestimabile che viene conservato e salvaguardato con cura perché rappresenta una preziosa testimonianza della devozione, del talento e dell’audacia che hanno consentito a questi cimeli di giungere a Venezia per diventare i simboli di una delle chiese più splendide e particolari del mondo.
La cripta della Basilica San Marco
Uno spettacolo che è possibile ammirare grazie ad un accurato lavoro di restauro è la cripta della Basilica di San Marco.
Trovandosi sotto il livello del mare questa cripta per anni ha subito allagamenti dovuti al fenomeno delle maree in laguna, ma dopo un accurato restauro ed isolamento è stato possibile renderla agibile e visitabile.
Al suo interno sono conservate le spoglie del Santo patrono della città San Marco oltre che dei patriarchi di Venezia.
La Torre dell’Orologio
Usciti dalla Basilica di San Marco giratevi verso destra dove si potrà ammirare la torre dell’orologio con i due Mori sulla terrazza che battono le ore.
La Torre dei Mori è uno dei segni architettonici più celebri di Venezia: sovrasta come un arco di trionfo l’accesso alla via commerciale della città, l’antica Merceria.
Essa è anche un elemento insieme di rottura e di connessione tra le varie parti architettoniche del complesso di Piazza S. Marco e tra le diverse funzioni urbane che da esso si diramano: le sedi del potere politico e religioso; i luoghi della rappresentanza e quelli dell’economia; l’affaccio verso il mare e l’articolazione dell’intera maglia edilizia cittadina. La torre è, insomma, con il suo grande orologio astronomico, capolavoro di tecnica e di ingegneria, un irrinunciabile elemento dell’immagine stessa di Venezia e ne segna, oramai da cinquecento anni, la vita, la storia e il continuo scorrere del tempo.
La costruzione della Torre dell’orologio
La decisione di costruire un nuovo orologio pubblico nell’area marciana in sostituzione del malandato e inadeguato vecchio orologio di Sant’Alipio (sull’angolo nord-occidentale della Basilica) precede, come è noto, quella relativa alla fisica ubicazione della macchina.
Nel 1493 il Senato della Serenissima Repubblica di Venezia delibera la costruzione del nuovo orologio e nel 1495 la decisione di dove collocarlo che sarà sopra l’ingresso alle Mercerie.
I QUADRANTI DELLA TORRE DEI MORI
Quadrante sud lato Piazza
Il quadrante Sud dell’Orologio della Torre consta di un cerchio fisso marmoreo dove sono segnate le ore in numeri romani e di una parte mobile composta da un anello maggiore che reca i segni zodiacali con le relative costellazioni, i nomi dei mesi ed i numeri
dei giorni.
Ad un anello più sottile è fissata la lancetta delle ore in forma di sole con raggiera e lunga coda; mentre nel disco più interno sono rappresentati la terra al centro e la luna; la luna, inoltre, ruota sul suo asse a rappresentare le varie fasi.
Il quadrante attuale dell’Orologio è il frutto di un processo di semplificazione rispetto a quello originale di fine Quattrocento: sono stati eliminati i pianeti disposti secondo il sistema tolemaico e i relativi anelli e meccanismi che ne garantivano le opportune e differenziate rotazioni.
Quadrante nord lato Mercerie
Il quadrante verso le Mercerie è costituito come il precedente da una struttura a cerchi concentrici; un cerchio marmoreo esterno con le ore segnate in numeri romani e all’interno, un secondo tondo in mosaico azzurro disseminato ordinatamente di stelle d’oro.
Nella parte interna si trova un disco mobile a raggi fiammeggianti in rame sbalzato e dorato di circa 170 cm di diametro, con tracce di doratura e con applicata una faccia del sole (diametro 70 cm) a costituire la lancia indicante le ore.
Al centro è collocato un leone di San Marco in rame, un tempo dorato, che copre la testa dell’asse di trasmissione del moto.
Fine della giornata
Finita la giornata è ora di riposarsi e il Salotto d’Europa, come viene definita la Piazza San Marco, ci offre la possibilità di sederci a degustare un buon caffè o un aperitivo in uno dei tre più famosi e storici “Bar” presenti in Piazza. Si lo ammetto, può sembrare un lusso per pochi, ma lo spettacolo del panorama e il sapore della storia che si respira li vale tutti.
Inforamazioni per la visita
Per chi arriva a Venezia in automobile
Parcheggi a pagamento a Venezia a Piazzale Roma e al Tronchetto sono i più comodi e direttamente nei pressi dei mezzi pubblici per spostarsi in città. Conviene comunque prenotare la sosta online per evitare nelle giornate più affollate di fare lunghe code.
Per chi arriva a Venezia con il camper
Si può sostare nei pressi del Parco San Giuliano dove è presente un area di sosta attrezzata e un comodo campeggio da dove in pochi minuti con il tram o autobus di linea si raggiunge il centro storico.
Per chi arriva in treno
Arrivare a Venezia con il treno è una delle soluzioni che sono tra le più comode. La stazione ferroviarie è nel centro storico e da qui partono i treni sia Regionali che Freccia Rossa o Italo verso le destinazioni di tutta Italia.
Arrivare in Aereo
Venezia ha ben due aeroporti internazionali Il Marco Polo di Venezia e Il Canova di Treviso: da entrambe partono i Bus Navetta che portano a Venezia centro storico e che sono sempre in concomitanza con l’arrivo e le partenze dei Voli.
P.s. Venezia come il resto del mondo in questo periodo risente delle restrizioni per quanto riguarda gli spostamenti causa COVID e in questo periodo alcuni musei possono essere chiusi. Ma la visita a Venezia per chi può raggiungerla è comunque una esperienza da fare e anzi approfittare adesso per una visita senza la ressa è una esperienza che secondo me vale la pena di fare perché si potrà godere al meglio.
3 risposte