L’Isola del Garda è un luogo di rara bellezza, colmo di storia, ricordi e leggende.
Uno scoglio pittoresco che accolse piccoli e grandi uomini alla ricerca del proprio mondo…
Quando lo abbiamo visitato abbiamo approfittato delle giornate del FAI per visitare questa isola vicina a San Felice al Benaco.
Dal suo porto, dopo circa 2 ore di coda, ci siamo imbarcati sul mezzo messo a disposizione per l’occasione e in una decina di minuti siamo arrivati.
L’isola grazie alla sua posizione gode di un microclima particolare, una vegetazione mediterranea cresce rigogliosa sui 4 isolotti che, collegati tra loro, la formano.
Le guide volontarie del FAI ci hanno spiegato come l’isola, conosciuta fin dall’epoca romana, venne abitata da frati, crociati, aristocratici, generali napoleonici, artisti e letterati, ciascuno con i propri sogni. Il primo fu San Francesco che, per seguire il proprio desiderio di pace e meditazione, nel 1221 vi fondò un eremo.
I Francescani, in solitudine e preghiera, lavorarono la terra, arricchendola di ulivi, viti, limoni, aranci e cedri, per i quali ancora oggi l’isola è famosa.
Si dice che anche Dante Alighieri nel 1304 abbia soggiornato qui, traendo ispirazione per comporre i propri versi.
Nel 1803 l’ordine religioso fu soppresso e l’isola venne destinata a riserva di caccia. Piu tardi, nel 1817, la proprietà passó al Conte Lechi di Brescia che la riportó al suo splendore per condividerla con amici fidati invitandoli a ricevimenti sotto le stelle.
L’isola era per lui, prima di ogni altra cosa, un nascondiglio prezioso per poter esercitare l’attivita carbonara contro la monarchia e inseguire così il suo sogno di libertà.
Dopo l’Unità d’Italia venne espropriata e adibita ad avamposto militare di confine.
Nel 1870 il Duca De Ferrari di Genova e la Duchessa Annenkova, affascinati dalla sua bellezza, la acquistarono per crearvi il proprio rifugio, al riparo dal clamore delle grandi città, dando forma a un suggestivo palazzo in stile neogotico veneziano, una costruzione imponente, armonica e ricca di particolari architettonici sorprendenti.
Intrapresero anche importanti lavori di trasformazione e abbellimento del parco arricchendolo di giardini pensili, grotte, fiori ed essenze rare.
Erede di questo paradiso è oggi la famiglia Borghese Cavazza, custode amorevole dei sogni che questi luoghi hanno visto germogliare. Dal 2001 la famiglia ha aperto la propria dimora a visite guidate: un percorso attraverso la vegetazione intatta del parco, dei giardini all’inglese e all’italiana.
Della spettacolare villa si visitano solo due saloni dei primi del ‘900, in quanto attualmente è abitata da 3 dei sette proprietari.
La visita al palazzo e al parco è possibile da aprile ad ottobre con visite guidate prenotabili al sito internet ufficiale https://www.isoladelgarda.com/lagodigarda/visite.html