Egitto le Piramidi di Giza
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Le piramidi di Giza: ecco stagliarsi nel cielo le piramidi che sono il simbolo dell’Egitto. Il nostro viaggio inizia con questa immagine, ma le piramidi, che colpiscono l’immaginario collettivo sono solo una parte del patrimonio culturale e monumentale dell’Egitto

L’arrivo al Cairo

Il nostro viaggio in Egitto non poteva che iniziare dal Cairo. Capitale di questo paese che si sviluppa lungo il Nilo.

I trenta giorni che ci porteranno fino ad alla diga di Assuan, li abbiamo organizzati a tavolino da casa nei minimi dettagli affidandoci ad una agenzia di viaggi della nostra città per evitare di avere qualsiasi intoppo nel nostro viaggio.

Questo ci ha permesso di avere tutti i permessi per gli spostamenti, le prenotazioni nei vari siti archeologici, guida e autista privato e importante i transiti garantiti dalla polizia turistica.

La polizia turistica, anche per chi volesse visitare l’Egitto in autonomia, deve essere informata e deve autorizzare i transiti per gli spostamenti tra le città e questa è una delle tante cose che l’organizzazione del viaggio richiede.

Arrivo in Hotel

Arrivati in aereo e accolti dal nostro accompagnatore che ha espletato per noi le formalità doganali ci siamo recati con un transfer al nostro primo Hotel.

Da viaggiatori normalmente scegliamo hotel più spartani, sia per contenere i costi, sia perché amiamo immergerci nella realtà del paese che ci apprestiamo a visitare. Ma questa volta abbiamo fatto un’eccezione.

solo in una tappa di trasferimento lungo il Nilo con la nostra guida e l’autista, per raggiungere il Lago Nasser abbiamo fatto includere un B&B che avevamo trovato tramite un portale, ma ve lo racconterò in un altro articolo.

In questo caso il nostro primo Hotel al Cairo è stato il Cairo Marriott Hotel, uno tra i più lussuosi del Cairo.

Il corpo centrale del Cairo Marriott Hotel viene costruito dall’Ismail Pasha per ospitare l’imperatore francese Napoleone III e sua moglie, l’imperatrice Eugenia, per l’inaugurazione del Canale di Suez nel 1869.

L’atmosfera è quella di altri tempi, camminando per le sue sale i suoi corridoi sembra di essere dentro a un romanzo di Agatha Christie, forse girando l’angolo incontreremo anche Poirot… chissà….

I ristoranti del Cairo Marriot Hotell

La prima sera decidiamo di mangiare in uno dei 14 ristoranti che dispone l’albergo e scegliamo quello arabo, il più logico visto dove ci troviamo.

Ci servono piatti di ogni tipo, ma è il pane che è fantastico. Direttamente cotto in sala da alcune donne all’interno di un forno in pietra.

Finita la cena si va in camera.

Menphis e la necropoli di Saqqara

Prima di visitare le Piramidi della Piana di Giza, la mattina facciamo conoscenza con la nostra guida che ci seguirà e accompagnerà per tutto il periodo della visita del Nord del paese.

Abdul è una persona preparata come giusto che sia e amante del proprio lavoro e scopriremo molto paziente a soddisfare le nostre esigenze.

La visita si svolge in due momenti, la mattina a Menphis e Saqqara e il Pomeriggio alla Piana di Giza.

È il nostro primo impatto con le bellezze dell’antico Egitto e subito rimaniamo stupiti quando arriviamo alla Necropoli di Menphis, capitale dell’antico regno.

Oggi non resta molto dell’antica bellezza di Menphis, se non la maestosità e bellezza delle statue scolpite attorno al 2.700 A.C, che è disarmante.

Di fronte ai nostri occhi ci sono opere di quasi 5.000 anni e c’è da restare a bocca aperta.

Quando entriamo in una apposita struttura costruita per salvaguardare la statua al suo interno, rimaniamo immobili per un po’ ad ammirarla.

Davanti a noi supina, la statua di Ramesse II, il più potente e longevo faraone di tutta la storia.

È enorme e rifinita con una maestria unica. Sul suo capo la doppia Corona del Basso e Alto Egitto e nella cintura della veste sono scolpiti i cartigli con inciso i suoi nomi, quello della nascita e quello dell’incoronazione.

Ma non è il solo reperto a farci rimanere a bocca aperta. In fin dei conti essendo italiani dovemmo essere abituati alla maestria degli artigiani che hanno fatto bello il nostro paese. Ma quello che rende speciali queste opere è la loro datazione.

Ci spostiamo a Saqqara per visitare il complesso funerario di Zoser.

La piramide di Zoser, la piramide a gradoni più antica d’Egitto

a Saqqara sorge la famosa piramide a gradoni in assoluto la più antica costruita nella storia egizia. Sempre nello stesso periodo della statua di Ramesse II, cioè 2.700 anni fa circa.

Il complesso, delimitato da un grandioso muro, non contiene solo la piramide, ma cortili, sacrari, padiglioni e cappelle.

Si entra dall’unico portale d’accesso e ci troviamo in un corridoio tra due file di colonne che conduce al cortile dove si trova la Piramide di Zoser faraone della III dinastia considerato il fondatore dell’antico regno.

Non abbiamo potuto visitare la piramide all’interno perchè non accessibile per lavori di restauro, ma vi garantisco che non si rimane comunque delusi.

Abdul la nostra guida ci spiega che, a differenza delle piramidi della piana di Giza questa è formata da sei “mastabe“, di dimensioni decrescenti costruite una sull’altra. Sotto vi è un tunnel lungo 28 metri che conduce alla camera con il sarcofago del Re in granito.

La camera a sua volta è collegata a tre altre stanze decorate da maioliche di colore verde azzurro.

Alla base della piramide si trovano 13 pozzi che conducono alle camere funerarie per i familiari di Zoser.

Il cimitero del faraone Teti, e la mastaba di Kagemni

Proseguiamo nel cimitero del faraone Teti e la nostra guida ci fa entrare nella mastaba dell’ispettore dei sacerdoti di Teti, Kagemni. Una tomba della IV dinastia articolata in una serie di stanze.

Ci infiliamo nella nostra prima tomba egizia, le pareti sono completamente decorate con geroglifici di splendide scene di vita quotidiana e di offerte.

È incredibile come i colori con cui sono impreziositi i bassorilievi siano ancora vividi, in fin dei conti hanno più di 4.000 anni.

Un altra particolarità della necropoli è il Serpeo, il cimitero dei tori Api, animali simbolo di fertilità e sacri al dio Ptah.

Qui i tori dopo la morte e la conseguente imbalsamazione, sono trasportati lungo la via sacra di Memphis a Saqqara per essere tumulati nel tempio.

L’immenso sotterraneo in cui ci troviamo di circa 340 mt di lunghezza contiene 24 enormi sarcofagi il più grande dei quali pesa 70 tonnellate.

Pranzo panoramico sulla piana di Giza e le piramidi

Ci spostiamo con la nostra guida e autista di nuovo a Giza dove pranziamo vista piramidi, arriviamo abbastanza tardi, e quindi il ristorante è vuoto, ma durante questo viaggio di turisti e viaggiatori ne abbiamo visti ben pochi.

Il ristorante ci offre piatti tipici locali, che si ripeteranno spesso in questo mese. Ma comunque gustosi e di buona qualità.

Siamo a Giza e quindi ci apprestiamo a visitare uno dei simboli che contraddistingue l’Egitto nel mondo.

In questa piana si elevano le tre piramidi innalzate dai sovrani della IV dinastia: Cheope, Chefren e Micerino.

La piramide di Cheope, la più grande del complesso, è alta 146 metri ed è la sola delle sette meraviglie del mondo antico sopravvissuta sino ai giorni nostri.

Al cospetto di questi monumenti ti senti un moscerino e vicino ai blocchi che le formano, ti chiedi come sia stato possibile realizzarle.

Anche se dalle foto non sembra, l’intero complesso che si trova a 15 chilometri a sud-ovest del centro del Cairo, è praticamente inglobato dalla città e diventa un punto di riferimento quando percorri le strade trafficate della città.

Per scelta e vista l’ora abbiamo preferito non entrare all’interno della piramide per due motivi. Il primo la fatica nello scendere il ripido tunnel e il secondo che la camera funeraria è spoglia non essendo stato rinvenuto al suo interno il corredo del faraone.

La Sfinge imperscrutabile guardiana delle piramidi di Giza

Un altro sogno realizzato, l’elemento forse più famoso e fotografato assieme alle piramidi, messo a guardia del complesso funerario che è la piramide del faraone Chefren.

La sfinge ha il corpo di un leone e il volto del faraone Chefren, scolpita nella roccia e completata con blocchi in pietra.

Una leggenda racconta che mille anni dopo la morte di Chefren e che la sfinge e le piramidi ormai erano sepolte dalla sabbia, il faraone Thutmosi IV sognò la sfinge che gli chiese di essere riportata alla luce. Si deve a questo sogno se la sfinge è tornata a guardia delle piramidi.

Il tramonto nella piana di Giza

È il tramonto e come tutti ci si fa ritrarre in posa con la sfinge. Anche se questa parte turistica è quella che meno ci interessava siamo stati al gioco, alla fine ci siamo divertiti.

Le guide non ufficiali che non possono teoricamente essere li, fanno a gara per farti le foto che poi dovrai pagare, ma la spesa non è eccessiva e ci si lascia abbindolare. La nostra guida e la polizia turistica di guardia comunque ti garantisce di non essere troppo infastidito con richieste pressanti.

Luci e Suoni lo spettacolo con le piramidi nella piana di Giza

Ritorniamo in hotel per riposare. Ma la Piana di Giza ci aspetta in serata per lo spettacolo Luci e Suoni.

Questo spettacolo è molto ben preparato e ripercorre la vita dei faraoni con musica lirica e giochi di luci e proiezioni. Per nostra fortuna e sembra un controsenso, nel cielo quella sera non c’era la luna e nel buio più totale lo spettacolo è unico.

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Parcheggio: ‎⁨Necropoli di Giza⁩, ⁨Al Ahram⁩, ⁨Egitto⁩

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