Da quando l’UNESCO ha dichiarato le Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità il Monte Civetta, con i suoi 3220 mt, è diventato una delle cime più famose e riconoscibili e ha reso ancor più famosa Alleghe uno splendido paese che si specchia su un lago colore smeraldo, sotto la parete nord del Civetta.
Il lago si originò in epoca recente, nel gennaio 1771 dal monte Piz, modesta altura localizzata alla destra del fiume Cordevole, si staccò una rovinosa frana che travolse il villaggio di Riete, seppellendo l’abitato di Marin e in parte Fusine e causando la morte di 49 persone.
L’ostruzione della valle causata dai detriti della frana sbarrò la naturale via di deflusso delle acque del fiume Cordevole con la conseguente formazione del lago. Le acque sommersero la campagna circostante e il villaggio di Peron fu presto sommerso; nelle settimane successive 208 persone dovettero abbandonare ogni loro avere sotto le acque minacciose del lago.
Alleghe è adagiato sul lato orientale, che gli permette di avere il sole fino al tramonto e per me questo paese ha un significato speciale perchè qui vi ho trascorso tutte le estati della mia infanzia.
Nella piazza centrale molto bella vale la penna visitare la chiesa di San Biagio, piccola ma suggestiva chiesetta di montagna in stile gotico-alpino, caratterizzata dalla raffigurazione del santo dipinta sul campanile.
Alleghe è punto di partenza per numerose escursioni adatte a tutti i gusti: a partire dal giro del lago, adatto alle famiglie con bambini in passeggino, fino ad arrivare alle arrampicate sulla parete nord-ovest del Civetta, conosciuta come il “regno del 6° grado“.
Noi non ci siamo spinti a tanto ma abbiamo voluto sfruttare la cabinovia che dal centro porta su ai Piani di Pezzè e lì prima ci siamo divertiti all’interno del parco Ally Farm, una grande area giochi per grandi e piccini, provando un percorso sensoriale realizzato nel bosco con i diversi tipi di materiali e poi, prima di iniziare l’escursione vera e propria, abbiamo voluto provare anche il barefooting camminando a piedi nudi nell’acqua di un laghetto a forma di cuore profondo una cinquantina di centimetri.
Dai Piani di Pezzè si possono raggiungere molti rifugi in quota, noi abbiamo scelto di arrivare fino al rifugio Sonnino al Coldai che si trova sotto le pareti del Civetta, un classico delle Dolomiti e forse uno dei rifugi più significativi dell’intera zona.
Il percorso è abbastanza lungo ma non impegnativo. e per i più pigri, si sale anche con la seggiovia a Col dei Baldi per poi scendere fino a raggiungere l’intersezione con il sentiero 564 e con quello arrivare a Casera Pioda.
Prendendo la seggiovia si evita un pezzo in salita, ma il sentiero 564 che raggiunge Malga Pioda parte direttamente dai Piani di Pezzè. Da dietro a Malga Pioda si prende il sentiero il 556 e con quello in 1 ora salendo a zig zag tra le pareti del Civetta, si raggiunge il Rifugio Coldai situato a quota 2132. Bisogna cercare di non percorrere questo tratto nelle ore più calde della giornata perché il sole picco sul sentiero rende la salita più faticosa.
Una volta ristorati, con un ultimo sforzo e sempre seguendo il sentiero 556 in una ventina di minuti si raggiunge anche il bellissimo laghetto glaciale del Coldai che offre un bellissimo panorama sulla vallata sottostante e in particolare su Alleghe e sul suo lago, oltre a regalare un panorama favoloso sulle più belle vette dolomitiche.
Alleghe è anche conosciuta per chi ama lo sci essendo una delle porte d’accesso al comprensorio sciistico dello Ski Civetta… ma quella è un’altra storia…
Un’altra storia è anche quella di Sottoguda, uno dei Borghi più belli d’Italia, che sorge a pochi chilometri da qui, ai piedi della Marmolada e punto di partenza per tanti itinerari come quello del Sentiero della Meditazione.
Vicino alla riva del lago, a 800 metri dal paese, in direzione Caprile c’è un parcheggio su ghiaino dedicato ai camper (N 46.412690, E 12.016430).
Il costo è di 1€ all’ora dalle 8 alle 18.00, tariffa giornaliera 8€. Il carico e lo scarico sono disponibili presso un distributore distante circa 3 chilometri.
Alla sera, direttamente dall’area di sosta, abbiamo potuto assistere anche a un magico spettacolo pirotecnico riflesso nelle acque del lago.
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